Albori
Il progetto di recupero della razza canina autoctona della regione geografica detta “Apuania” inizia nel 2010, quando il destino di illustri cinofili, tra i quali Vittorino Meneghetti, conduce ai fedeli compagni dei pastori locali. All’occhio attento dei professionisti fu chiaro fin da subito che quella che avevano di fronte fosse una vera e propria razza e così, quando l’anno seguente trovarono lo storico pastore Francesco Jackin non si lasciarono sfuggire l’opportunità. Da questo incontro nacque una intensa amicizia, furono acquistati i primi esemplari ed iniziò la tortuosa, complessa e affascinante avventura che ha condotto oggi alle porte dell’inserimento nell’ R.S.A. (registro supplementare aperto) da parte dell’E.N.C.I..
Conferma
Un importante traguardo per quello che fino ad allora era soltanto un sogno condiviso arriverà durante il 2° raduno ufficiale organizzato presso la fattoria di Vittorino Meneghetti il 30/10/2016 a Bagnone. In quell’occasione il giudice qualificato dell’E.N.C.I. nonché amico Walter pronuncerà la frase che ancora oggi viene ricordata tra i fondatori: “avevi visto giusto Vittorino, questi cani Apuani sono una vera e propria razza per proporzioni, colore e tipicità”. Da quell’incontro ufficioso iniziarono le procedure richieste dall’ENCI per l’ottenimento del riconoscimento come razza regionale italiana, venne predisposta la stesura di uno standard di razza e (con il contributo dell’amico Alessio Nisticò) avviamo la creazione del Club “Cane delle Alpi Apuane”.
Ultimo traguardo
Dai primi passi sono trascorsi ormai ben nove anni e tra sfide raccolte innumerevoli ostacoli siamo giunti ad un primo riscontro ufficiale da parte dell’E.N.C.I. avvenuto il 27 maggio a Fara Gera d’Adda in provincia di Bergamo. Nel corso della calda giornata campale 65 esemplari interi sono stati valutati morfologicamente e tramite prelievo di DNA, tra questi ben 62 sono stati riconosciuti come idonei.
Fase attuale
L’attuale sviluppo del recupero si può riassumere in 3 principali attività:
- Ricerca. Girando per le antiche mulattiere, tra i ruderi pastorali, nelle voci che raccontano si tenta di recuperare esemplari che contribuiscano alla formazione nuove di linee di sangue.
- Riproduzione. Scegliendo accuratamente le migliori combinazioni tra gli esemplari che partecipano al progetto, siamo in grado di garantire cucciolate che contribuiscano al recupero del cane da pastore apuano.
- Informazione. Aspetto culturale del recupero, un’attività che si lega con le antiche tradizioni di cui il pastore apuano ha fatto parte, con l’evolversi delle attività moderne e con il costante approfondimento, cercando di favorire sempre la divulgazione dei nostri risultati.
Contributo
Il recupero del cane da pastore apuano è un progetto aperto, sempre incline a ricercare qualsiasi forma di contributo da chi voglia lasciarsi irretire dall’inebriante fragranza di un antico sogno, dal canto che lega gli spiriti del presente alle ombre che da sempre li accompagnano. Se anche tu hai voglia di partecipare al nostro viaggio faccelo sapere, scrivici o contattaci, o partecipa direttamente alle iniziative di promozione, ai raduni agli eventi di attività cinofile, troverai un cordiale e interessato riconoscimento.